Potete scaricare le singole mappe tascabili qui di seguito e le tracce .gpx, a breve pubblicheremo una mappa cartacea con il percorso completo, che sarà possibile acquistare, inviandoci una mail a iscrizioni@scarponauti.it

TAPPA 2: CAVRIANA - VOLTA MANTOVANA - GOITO


TAPPA 2  :CAVRIANA - VOLTA MANTOVANA – GOITO

 

Dalla antica Pieve di Santa Maria si scende per le colline inoltrandosi tra vigneti, boschetti, campagne, fattorie e prati aridi. Il cammino in questo tratto tocca paesaggi di grande bellezza, passando per piccoli borghi, vecchie cascine in sasso e nel periodo della fioritura i prati si colorano di mille colori.  Si giunge quindi al borgo murato di Volta Mantovana. Il passaggio invita ad una visita al bel centro storico dominato dal Castello e dal quattrocentesco Palazzo Guerrieri Gonzaga (oggi sede comunale) e al suo scenografico giardino all‘italiana disposto a terrazze.  Il percorso prosegue per la ciclabile, che uscendo dal paese, entra nelle campagne sino al fiume Mincio in località Molini della Volta e al chiosco bar, che accoglie ciclisti e camminatori provenienti dal Garda o da Mantova. Dopo una sosta, si prosegue costeggiando il fiume nel

tratto artificiale, per poi immettersi in quello naturale nei pressi del Ristorante Pizzeria da Rita. Si prosegue quindi nella campagna per i silenziosi borghi di Ferri, Torri sino alla piacevole camminata lungo il corso naturale del Mincio che, con scorci di grande bellezza, arriva a Goito.

 

Lunghezza: Km 21,8 Dislivello complessivo: 60/188 m.  Tempi: 5,30 ore

Terreno: collinare dolce in buona parte su carrareccie e su strade secondarie e solitarie a basso traffico e piste ciclabili  -Posti tappa consigliati: Volta Mantovana, Goito

 

COSA VEDERE

Castello di Volta Mantovana

Incerte sono le sue origini: la costruzione potrebbe risalire all'VIII o all'IX secolo o all'epoca canossiana. Certo è che nel 1055 a Volta esisteva già un fortilizio: la contessa Beatrice di Canossa, madre di Matilde, donò, infatti, la corte e il castello di Volta al vescovo di Mantova a suffragio dell'anima del marito Bonifacio, confermando la donazione nel 1073 e nel 1079. I documenti dell'XI secolo parlano poi di una curtis canossiana, e di un centro fortificato o castrum che sorgeva al sommo della collina principale prospiciente la pianura, composto da una cinta muraria abbastanza ampia, dalla forma ovale in stretto rapporto con l'orografia del terreno, e da un castello-rocca più interno, stretto attorno al mastio.

Castello di Volta Mantovana | Parco del Mincio

 

Palazzo Guerrieri Gonzaga

Con il giardino all’italiana Costruito sulla traccia del giardino preesistente, il Parco Guerrieri Gonzaga è stato progettato all’inizio dell’Ottocento da architetti austriaci, probabilmente gli stessi che hanno ideato quello di Schönbrunn di Vienna. Lo spazio antistante il palazzo è stato così dotato di un prato all’inglese, di un giardino delle rose, di siepi, viali e costruzioni funzionali alla bellezza del posto. Il tutto era dotato di un sistema d’irrigazione che, seppure ora modernizzato nella sua funzionalità, mantiene ancora la sua antica struttura.

Davanti al palazzo si estende un grande prato con eleganti siepi di bosso, evonimo e alloro tagliate secondo l’arte topiaria che caratterizza il giardino all’italiana. Al suo fianco s’innalza la grande serra detta Serra-Limonaia per gli alberi di limoni che in essa venivano coltivati fino agli anni Settanta del secolo scorso. I suoi frutti preziosi erano utilizzati dai proprietari e venivano distribuiti alla gente del posto specie nei tempi bui delle guerre.

Il Parco - Parco Guerrieri Gonzaga

 

Chiesa della Madonnina di mezza campagna a Cereta

Edificata prima della fine del 1200, è composta di un’unica navata con facciata a capanna e tetto a capriate. Sulle pareti un importante ciclo di affreschi, opera di pittori itineranti dal XII al XV secolo con scene di carattere sacro e devozionale.

La chiesa partecipa il calendario liturgico mariano.

Madonnina di Mezza Campagna - TERRE DELL'ALTO MANTOVANO

 

Resti della Rocca medievale di Goito

 La casata dei Gonzaga viveva nella propria Contea di Marmirolo, dove c’era un castello; quando, la potente famiglia poté giungere alla Signoria di Mantova, il vecchio edificio non era più adeguato alla nuova dignità. Nel 1460 il Marchese Ludovico aveva fatto costruire in Goito un Palazzo con un vasto Parco con numerosissimi e svariati animali selvatici. Sono visibili alcuni resti nella piazza vicino alla chiesa di San Pietro Apostolo.

Castello dei Gonzaga e Cinta Murarie (Resti) - Città di Goito

 

Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire

La chiesa campestre di San Lorenzo databile prima del 1500 si trova nella piccola località omonima in ambiente prettamente rurale. Possiede una fisionomia architettonica tipica delle piccole pievi con struttura in cotto, porta centrale con sovrastante rosone a due finestre con inferriate ai rispettivi lati.

Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire - Città di Goito

 

Villa Giraffa

La sua storia prende inizio attorno al 1500. Infatti , nell’ agosto 1509 allorquando stava tentando la conquista di Isola della Scala, il Marchese di Mantova Francesco Gonzaga venne catturato nel sonno dalle truppe veneziane del capitano della Serenissima Lucio Malvezzi e trasportato a Venezia. La moglie Isabella D’Este spinta dalla disperazione si affidò a Papa Giulio II per ottenerne la liberazione e una volta riuscita nell’ intento si sdebita con la Chiesa concedendo agli ordini religiosi l’ utilizzo dell’ edificio che venne trasformato nel Convento dei Cappuccini. La villa è posta sulle rive del Mincio, adiacente al ponte della gloria si presenta come un eccezionale insieme eclettico di tutti i gusti costruttivi che vanno dal 400 al 900 nella composizione di vari stili, con vaghe reminiscenze fancelliane, è possibile che siano stati inseriti elementi della leggendaria villa Gonzaghesca ora scomparsa. Questo è probabilmente vero in misura maggiore nei due corpi d’ingresso. Nella parete frontale un grande graffito riproduce scena di caccia; sono presenti ampie finestre ad arco tondo, fumaioli in cotto e sassovivo, poggioli, un pozzo con stemmi araldici, una fontana (ora scomparsa), un belvedere. Secondo lo studioso Moreno Tonini è quasi certa l’opera di Giulio Romano che in tutte le sue opere predilige giochi d’acqua e fontane.

Villa Giraffa - Città di Goito

 

Villa Moschini

Fin dal 1460 il marchese Ludovico Gonzaga aveva fatto costruire in Goito un magnifico palazzo aggiungendo un vasto parco. Il marchese Francesco continuò l’opera dell’avo abbellendolo di tale splendore tale da renderlo famoso al pari di quello di Marmirolo. Popolò il parco di animali selvaggi per gli esercizi di caccia ai quali era molto portato. Ma fu con il duca Guglielmo Gonzaga, amante della campagna e desideroso di un’aria pura per la sua salute incerta, che il palazzo arrivò al suo massimo splendore. Negli anni 1584-1585-1586-1587 vi creò una residenza che non aveva niente da invidiare alle più belle ville che i Gonzaga possedevano in quasi tutti i punti del loro dominio. In quel periodo il casato toccò l’apice del successo economico e Guglielmo profuse per la sua villa la somma di 300.000 scudi d’oro. Architetti, pittori, vetrai, indoratori, nomi famosi quali il Viani, Bertani, Fancelli, furono attivi nel palazzo. Gli affreschi furono curati da Teodoro Ghisi, Ippolito Andreasi, Francesco Bargano, Camillo Mainardo. Arrivarono arazzi, specchi, damaschi da ogni luogo.

Villa Moschini - Città di Goito

 

Centro Parco delle bertone

Il parco è un residuo della foresta planiziale, di alberi secolari ma anche specie esotiche. Prende il nome dalla famiglia De Bertoni proprietaria nel XVI secolo e che passò poi ai conti d'Arco di Mantova che lo aprirono attraverso la propria Fondazione. Oggi è Centro di reintroduzione della Cicogna bianca.

www.parcodelmincio.it

 

Bosco Fontana Antica foresta

planiziale un tempo ben più vasta che si è salvata poiché utilizzata come Riserva di Caccia dalla famiglia Gonzaga e dal 1600 sede di un eremo camaldolese. Nel 1700 fu un quartier generale degli Austriaci. Dal 1910 è parte del Demanio Forestale. 

Riserva Naturale Biogenetica Bosco Fontana - Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

 

 

POSTO TAPPA

 

https://www.turismo.mantova.it/dove-dormire?citta%5B0%5D=174&citta%5B1%5D=211&page=1

 

VOLTA MANTOVANA:

- Hotel/Ristorante La Valle  - Via Goito, 51 - tel 0376.803217 - info@hotellavalle.net - www.hotellavalle.net

 

GOITO:

- CHIOSCO DEL MINCIO - punto ristoro con degustazione eccellenze del territorio - area verde il fregio al fiume - zona relax - noleggio bike, e-bike e canoe . Punto ricarica e- bike e officina meccanica - Info Point.

genio.boschetti@gmail.com - Eugenio Boschetti - mob.338/8630640.

 

- B&B - CORTE ISOLO direttamente sulla Via Carolingia in un suggestivo ambiente naturale, posto sopra una delle piccole  isole del Mincio e circondata dalle acque. Utilizzata come insediamento agricolo dai padri Benedettini che bonificarono l'area circostante, passata poi di proprietà dei marchesi Cavriani e Moschini. Sull'isola vi si trova una villa recentemente ristrutturata che offre ampi spazi in un contesto di vero contatto con la natura. La struttura è gestita da Emiliano e Francesca con ottime colazioni mattutine .

Mob. 348/8561952 - e-mail: corteisolo@gmail.com - Strada Torre n. 2 - GOITO (MN) . 

 

- B&B Il Borgo  - n.2 posti letto - Via Carlo Poma 7 - info@ilborgo.net - mob. 328.1696561

- La Cantinetta  - Ristorazione e cucina tipica con posti letto, Via XXVI Aprile 58 – mattiasartore93@gmail.com - mob. 333.3772648 – facebook.com/cantinettawine - 

 

altre info: www.turismo.mantova.it

 

Download
mappa in pdf
it-tappa-2-cavriana-goito.pdf
Documento Adobe Acrobat 1.1 MB
Download
traccia
t235287295_tappa 2- cavriana-goito.gpx
Documento XML 40.5 KB


VARIANTE: Cavriana - Castellaro Lagusello - Volta Mantovana


Da Cavriana ci si incammina per Via S. Rocco, proseguendo per il cimitero, tra bei paesaggi collinari, sino all‘incrocio con strada Cavallara. Si prosegue diritto per una strada secondaria a bassissimo traffico che conduce a cascine e fattorie vicine. A destra si prende la strada sterrata che passa in località Gardola nei pressi di un agriturismo. Su questo tratto di colline, la presenza di meleti e coltivazioni ortofrutticole caratterizzano il paesaggio, e raccomandano massima attenzione e rispetto nel passare tra le proprietà. Si prosegue quindi tra piacevoli boschetti misti di roverelle, olmi, frassini, sino a sbucare nei pressi di Cascina Pozza Alta. Da qui si scende per la bella valletta morenica, dalla quale si accede alla zona umida lacustre che circonda il borgo medievale di Castellaro Lagusello, classificato tra i Borghi Più Belli dʻItalia, circondato dal caratteristico lago a forma di cuore. Il passaggio val bene una visita con sosta in una delle locande tipiche e shopping di prodotti alimentari e di artigianato artistico. Dopo la sosta si torna parzialmente sul percorso di andata incamminandosi sulla sterrata che circonda parzialmente il borgo tra prati aridi e umidi (bellissime fioriture di orchidee in primavera). Si prosegue per le vecchie borgate in pietra fino ad attraversare strada Cavallara per giungere al piccolo borgo di Bezzetti e si continua per l'omonima stada sino a Volta Mantovana nei pressi dellOspedale Civile. Presso Palazzo Guerrieri Gonzaga ed il suo giardino all'italiana è consigliata una sosta con degustazione del buon vino dei colli. Si scende quindi al parcheggio principale del paese dove si riprende il percorso ufficiale del cammino.

 

Lunghezza: Km 15,8 Dislivello complessivo: 36/84 m. Tempi: 4 ore

Terreno: collinare su carrarecce e in parte su strade secondarie e solitarie a basso traffico e piste ciclabili - attenzione alle zone dei meleti (terreni privati) e alle indicazioni.

 

COSA VEDERE

I paesaggi collinari e le fioriture,  il borgo di Castellaro Lagusello e la zona umida della omonima Riserva 

 

POSTO TAPPA

 

https://www.turismo.mantova.it/dove-dormire?citta%5B0%5D=174&citta%5B1%5D=211&page=1

 

- CASTELLARO LAGUSELLO Corte Uccellanda Relais  Via Castello, 1 - tel 0376.845104

info@corteuccellanda.it www.corteucellanda.it 

- CASTELLARO LAGUSELLO Residence al Castello 

www.facebook.com/camerealcastello - mob. +39.327.4715974 

camerealcastello@gmail.com

- CASTELLARO LAGUSELLO Ristorante Hotel Antico Borgo Via Castello, 56 - tel 0376.809573

- CASTELLARO LAGUSELLO Ristorante Locanda La Colomba Via Castello, 4 - tel 0376.88977

- CASTELLARO LAGUSELLO B&B Le Quattro Stagioni  Via Lazzareto, 2 - tel.0376/88775 - mob. 338/5323887

info@bblequattrostagioni.it

altre info: www.collinemoreniche.it/contenuti/121097/dormire 

 

 


Download
mappa in pdf
it-variante-castellaro-lagusello.pdf
Documento Adobe Acrobat 865.2 KB
Download
traccia
t231956623_variante castellaro.gpx
Documento XML 67.1 KB


VARIANTE: VOLTA MANTOVANA - CERETA

Dal Castello di Volta Mantovana si percorre in parte la ciclabile di Via dei Mulini lungo il canale in direzione Pozzolo per poi raggiungere località Cereta dove sorge, in mezzo alla campagna, la Chiesetta della “Madonnina di mezza campagna”, edificata prima della fine del 1200, composta di un’unica navata con facciata a capanna e tetto a capriate.

Sulle pareti, è stato rinvenuto un importante ciclo di affreschi, opera di pittori itineranti che a più riprese, nel XII, XIV e il XV secolo raffigurano scene di carattere sacro e devozionale molto immediate e vicine alla sensibilità religiosa popolare del tempo. 

Il percorso si ricollega poi a Volta Mantovana. 

La chiesa è sempre aperta. 

 

Lunghezza: 15,2 km -  Dislivello: 100 mt circa - Tempi: 3,00 ore + soste

Difficoltà: facile

Terreno pianeggiante in buona parte su carrarecce e in parte su strade secondarie e solitarie a basso traffico e piste ciclabili.

Download
mappa in pdf
it-variante-volta-mantovana-cereta.pdf
Documento Adobe Acrobat 1.2 MB
Download
traccia
t234891503_variante volta.gpx
Documento XML 23.8 KB