Potete scaricare le singole mappe tascabili qui di seguito e le tracce .gpx, a breve pubblicheremo una mappa cartacea con il percorso completo, che sarà possibile acquistare, inviandoci una mail a iscrizioni@scarponauti.it
TAPPA 6 :MIRASOLE - QUINGENTOLE - REVERE
Da Mirasole si riprende il cammino proseguendo per l’argine principale sino alle foci del fiume Secchia per giungere al paese di Quingentole. Di fronte alla grande parrocchiale si trova la Villa Vescovile, un tempo proprietà dei Gonzaga oggi sede municipale.
Si prosegue quindi per Via Roma giungendo all’altezza tra Via Roveri e Vicolo Roma con due itinerari possibili:
a) Segnale blu: risalire l’argine del Po (Via Roveri) proseguendo sino a Pieve di Coriano tra bei paesaggi e meandri del fiume.
b) Segnale giallo: incamminarsi sulla breve ciclabile che da vicolo Roma porta su strada Fienili e, sempre per ciclabile protetta, alla piccola Chiesa di San Lorenzo dell’XI secolo, con fondazioni di epoca carolingia (si veda cartelli con note di scavo a cura della Società Archeologica Mantovava SAP). Da qui attraversando Via Fienili si imbocca Strada Belguardare (segnale di variante giallo) che, passando tra maestosi e bellissimi pioppeti segue il vecchio Canale di Bonifica Mantovano Reggiano fino alla periferia sud di Pieve di Coriano. Si entra in paese passando nei pressi della Pieve di S. Maria Assunta, costruita per volere di Matilde di Canossa nell’anno 1085.
Si prosegue per Via Roma risalendo l’argine, tra ampie vedute e panorami fluviali si giunge a Revere. Ad accoglierci il maestoso Palazzo Ducale edificato nel 1450 su disegno di Luca Fancelli per volere di Ludovico II Gonzaga e il maestoso torrione tardo medievale, che domina il paesaggio circostante e la piazza. Questo paese fu un importante centro commerciale di origine etrusca, e nel medioevo fu avamposto militare e commerciale di modenesi e reggiani verso i territori di Mantova. Il paese è collegato ad Ostiglia dal caratteristico ponte di ferro che attraversa il Po. Nella seconda guerra mondiale fu obiettivo di intensi bombardamenti. Revere val bene una passeggiata nel suo nucleo storico, caratteristico dei paesi del Po, fermandosi in centro a gustare un buon lambrusco e altre specialità del territorio.
Lunghezza: Km 16 Dislivello complessivo: 6/8 m. Tempi: 3,30 ore
Terreno: campagne, argini e rive fluviali Posto tappa consigliato: Revere
COSA VEDERE:
Impianti idrovori lungo il Secchia (Delle Mondine, San Siro, Botte Villoresi, Controchiavica Salicetti, Bonifica Burana) Sono così denominati gli impianti utilizzati per il sollevamento meccanico di acqua nelle bonifiche, allo scopo di assicurare il drenaggio di terreni che si trovano permanentemente o in determinate circostanze (piene) al disotto del livello dell’acqua dei recipienti naturali (mari, fiumi). La qualifica di idrovori è, a volte, anche usata per gli impianti che sollevano acqua destinata all’irrigazione. Per lo stesso scopo, nel passato, si utilizzarono ruote idrauliche e motori a vento, ma il problema fu affrontato con maggiore efficacia grazie alla diffusione delle macchine a vapore. Le motrici a vapore furono gradualmente soppiantate, dopo il 1900, dai motori a gas povero (una miscela naturale di metano ed etano) prima, e poi da quelli diesel (a nafta o gasolio). Successivamente, lo sviluppo dei motori elettrici ha reso possibili soluzioni tecniche più idonee in vari casi applicativi. Le macchine idrovore oggi generalmente adottate sono le pompe a elica, utili per piccoli dislivelli e grandi portate, e le comuni pompe centrifughe negli altri casi.
Questo tipo di impianti erano e sono molto diffusi lungo i corsi d’acqua della pianura Padana, un esempio è l’impianto idrovoro di San Siro viene ultimato nel 1926 nell’ambito della Bonificazione Parmigiana-Moglia allo scopo di scaricare nel Secchia le acque dei territori delle province di Reggio Emilia e Modena che si trovano al di sotto della quota di 25 m sul livello del mare (acque basse).
L’impianto ha caratteristiche formali e impiantistiche simili a quello di Mondine a Moglia (1922-26), sebbene sia di dimensioni più grandi.
Chiesa di Nuvolato di Quistello
La parrocchia di Nuvolato, frazione di Quistello, comprende anche la località di Santa Lucia. E' situato sulla provinciale che collega Quistello a Quingentole e dista da Mantova 33 chilometri. Confina con Quistello, Schivenoglia, Quingentole e argine Secchia. La sua origine risale al 1082, mentre il centro ha origine anteriore, circa 804, come castello e corte di Nuvolato, scomparso poi nel 1474. Inizialmente apparteneva alla diocesi di Reggio Emilia, poi divenne territorio di quella di Mantova nel 1153-1193.
La chiesa parrocchiale dedicata a San Fiorenzo martire presenta caratteristiche artistiche di un certo rilievo. E' romanica, risale all'XI secolo ed è uno dei tanti esempi di romanico "basso-padano" esistente in provincia di Mantova. La possente facciata è decorata alla sommità da una teoria di eleganti archetti ed è divisa in tre fasce da quattro semipilastri; al centro vi è una graziosa bifora. Il campanile è del 1668.
La chiesa è stata ristrutturata e riportata al suo stile romanico dagli ultimi parroci. All'interno presenta importanti affreschi dell'XI e XII secolo riscoperti nel 1925, in fase di restauro, e riportati alla luce per l'interessamento del professor Giuseppe Gorni, noto scultore nativo del luogo.
Parrocchia di Nuvolato di Quistello | Diocesi di Mantova
Museo Gorni
L'intento del Museo Diffuso implica, nella definizione in sé, la volontà di accompagnare il visitatore in un percorso in grado di raccontare della carriera artistica dell’ideatore del museo, Giuseppe Gorni così come della sua vita privata. L’edificio, le Scuole Elementari “G. Pascoli”, fu progettato e costruito tra il 1929 e il 1930 da Gorni per rispondere all’incremento demografico di Nuvolato. Gorni arricchì le pareti del fabbricato con la peculiare lavorazione dei mattoni a vista e con particolari elementi architettonici aggiunti alla decorazione del cornicione: i ganci dei tubi di scolo dell’acqua, a forma di fiore, e gli elementi in ferro battuto sopra il portale d’ingresso, lavorato a rilievo per raffigurare bambini intenti nei compiti. Sul cornicione gli alveoli racchiudono, disegnati a graffito a colori, gli strumenti della scuola, compassi, libri, quaderni e matite. Le scuole sono state in uso fino al 1995, poi chiuse a causa dell’esiguo numero di bambini.
Nel 2002 l'edificio è stato ristrutturato e predisposto per accogliere le numerose opere dello scultore di Nuvolato. L’esposizione delle opere si addentra nella realtà contadina novecentesca attraverso gli occhi di una personalità carismatica, amante della propria terra e con il dono grande di una visione più ampia della vita.
Museo | Museo Diffuso Giuseppe Gorni
Pieve di Coriano (la chiesa) La storia della parrocchia è segnata dal corso del Po, che nell'anno Mille aveva un tracciato leggermente più a sud dell'attuale; il fiume era anche più povero di acque. Su un dosso si stende attualmente il paese. Nel secolo XI vi era probabilmente una fortezza legata a Matilde di Canossa (di fronte alla chiesa vi è ancora una zona denominata "la cittadella"; dietro la chiesa è stato anche ritrovato un resto di fortezza).
Interessante la nota di don Vincenzo Boni del 29 aprile 1983: è l'anno del Signore 1082, la serenissima Matilde, contessa di Mantova, dopo aver felicemente cacciato da Canossa Enrico IV, assalì di nuovo l'esercito in questo luogo di Pieve di Coriano e ricacciò in Germania gli ultimi resti dei soldati imperiali. In rendimento di grazie e riconoscenza Matilde, subito dopo aver conseguito la vittoria, costruì in onore di Santa Maria Assunta questo tempio, consacrato da S. Anselmo suo confessore e direttore spirituale.
La parrocchia è dedicata all'Assunzione della Beata Vergine Maria.
Pieve di Coriano | Diocesi di Mantova
Museo del Po e Palazzo Ducale di Revere e Torre
Il Palazzo Ducale fu prima di tutto una fortificazione iniziata nel 1125 dai modenesi, poi conquistata dai mantovani che terminarono la costruzione. Nel 1332 fu ceduta a Luigi Gonzaga e poi ereditata da Ludovico II che nel ‘400 affidò a Luca Fancelli, architetto-scultore, il compito di trasformarla in una prestigiosa residenza. Nel ‘700 il Palazzo passò invece agli Asburgo, subì poi l’assedio delle truppe napoleoniche alla fine del settecento e rimase sotto il dominio francese fino al 1814, dopo il Congresso di Vienna l'edificio tornò in mano agli austriaci. All’interno del palazzo è stato allestito un museo di più sale dove sono contenuti manufatti che raccontano il passato del territorio, dalla preistoria al XX secolo.
Mulino Natante
Il piccolo edificio è la ricostruzione dei molti mulini che caratterizzano la vita del fiume nel XIX secolo, anche se i mulini natanti sono attestati sul Po e sull'Adige sin dal Medioevo. In particolare, oltre 300 sono storicamente documentati sul Po da Cremona alla foce. Costituivano il cuore della vita economica e sociale del fiume tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando ne iniziò lo smantellamento. Posti su galleggianti, avevano grandi ruote per sfruttare al meglio la forza motrice dell'acqua. Nel mulino di Revere si macinavano soprattutto mais e frumento. Oggi è un'appendice esterna del Museo del Po di Revere.
POSTO TAPPA
QUINGENTOLE Foresteria della Società Archeologica, cell. 335.6479783 (Alberto Manicardi)
REVERE Bed & Breakfast La Torre Via Silvio Pellico,3 Mob. 347.8316774 - Bed & breakfast La Torre Revere B & B - Bed & Breakfast Mantova Revere
REVERE Villa dei Girasoli via Manzoni 2/A - Mob. 347.0002371
https://m.facebook.com/villadeigirasolirevere
COSA VEDERE:
Dal centro di Quingentole, dopo una visita della Parrocchiale, si cammina all'interno per strade campestri, dove è consigliata la visita all'antichissima pieve di Quingentole, attestata già nel VI secolo, oggetto di scavi pluriennali.
Da qui si raggiunge il fiume a Pieve di Coriano.
Lunghezza: 10,5 Km a piedi - Tempo: 3 ore - Terreno: pianura alluvionale, campagne, argini e rive fluviali.
COSA VEDERE:
Area archeologica di S. Lorenzo di Quingentole
L'edificio, che si erge a sud-est dal centro abitato di Quingentole, è un piccolo oratorio sorto sulla posizione in cui era edificata la vecchia chiesa parrocchiale di Quingentole dedicata a San Lorenzo, dipendente dalla pieve di Santa Maria Assunta di Coriano, della quale si hanno notizie sin dal 1059 e demolita nel 1752. L'area circostante, interessata da scavi archeologici atti a ricostruire le vicende del borgo e della parrocchia, riproduce sul terreno le mura perimetrali delle due costruzioni che si sono succedute, caratterizzate da una pianta a doppio abside.
Pieve di Coriano
attracco fluviale In località Paleotta, seguendo l'argine maestro est si trova l'attracco fluviale di Pieve[32]. L'opera è stata inaugurata nel 2005 ed è attrezzata con area camper, parcheggio e ampia area verde. La gestione è affidata all'associazione di volontariato pievese "Il Cormorano"[33]. Lo scopo è quello di valorizzare il turismo sul Fiume Po e conoscerne il paesaggio la natura[34]. L'attracco è anche meta di cicloturismo in quanto si trova sulla ciclabile Eurovelo 8.
Parco Paleotta – Cooperativa Agricola CampaPo